Problematiche connesse con la questione clima

Durante gli incontri che si sono svolti a Roma e a Glasgow, non solo non è stato concordato  come  procedere per ridurre, progressivamente, l’ estrazione del carbone fossile, non sono state trattate questioni relative a soluzioni per ridurre il carbonio presente nell’atmosfera.

Innanzitutto,  il problema della deforestazione:  viene  attuata per  costruire nuove abitazioni e per introdurre nuove  piantagioni; la deforestazione è diffusa in tutti gli Stati, ma, soprattutto, nell’ Amazzonia (dove l’attuale Presidente ha permesso l’estrazione mineraria e la deforestazione) ed in Indonesia. La distruzione dei boschi,  realizzata con il taglio delle piante e con gli incendi,  è  negativa,  perchè gli alberi assorbono l’anidride carbonica. Incendi e deforestazione contribuiscono al cambiamento del clima con grave danno per tutto il pianeta, in Brasile sono stati deforestati circa un milione di ettari; in Indonesia, il taglio delle palme da olio ha comportato  la distruzione di  milioni di ettari della foresta.

Il taglio delle piante e gli incendi favoriscono la siccità  che danneggia  le coltivazioni agricole; si verifica  un circolo vizioso tra deforestazione  e siccità: mancando le piante aumenta la  temperatura. Occorre tener conto  che le modifiche all’ambiente  sono cause di danni irreversibili.

Oltre alla distruzione dei boschi, si verificano  altre gravi situazioni climatiche:  al  Polo Sud gli icerberg  stanno sciogliendosi; finora sono stati persi circa 28.000 chilometri  quadrati; analogamente, si sciolgono gli icerberg  al Polo Nord,  per cui sono in calo gli animali, in particolare i  pinguini e gli orsi; il suolo, sgombro  dal ghiaccio, si ricopre di muschi e licheni; inoltre lo scioglimento dei ghiacciai favorisce l’aumento dell’ acqua del  mare. Occorre, infine considerare che, mentre gli USA  e l’Unione Europea hanno concordato di ridurre la produzione del metano entro  la fine di questo decennio, la Russia, l’India e la Cina, che sono gli Stati con la maggior produzione,  non hanno aderito al Summit di Glasgow. Il metano è un potente gas serra e contribuisce, in modo rilevante, all’inquinamento dell’ atmosfera.

Infine, è opportuno  che, in pochi anni, la popolazione è aumentata in modo considerevole, complessivamene ha raggiunto i sette miliardi e mezzo; si prevede un ulteriore aumento della popolazione soprattutto in India, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo Etiopia, Tanzania, Indonesia e Egitto; in particolare si prevede che la popolazione subsahariana raddoppierà e si prevede che nel 2100 ammonterà  a dieci miliardi circa; secondo calcoli più esatti nel 2050  la popolazione sarà di 1766 miliardi in Africa  – 5.200, miliardi circa in Asia  – 28 milioni in Europa – 809 milioni nell’ America Latina – 392 milioni nel Nord America – 48 milioni nell’ Ocenia.  E’ probabile che il numero dei migranti aumenterà  sia per il cambiamento climatico che per i conflitti che coivolgono gli Stati Africani e dell’Asia. L’ aumento della popolazione sta già  provocando:  una notevole uccisione di animali (circa un miliardo ogni anno) per la produzione della carne; il disbocamento per ottenere la produzione agricola e il degrado dell’ ambiente  per l’ enorme quantità di rifiuti che vengono raccolti.

Cesira Ansaldo – Operatore sezionale TAM

BIBLIOGRAFIA.

Scienze  settembre – novembre –  dicembre 2021;

National Geographic  novembre  –  dicembre2021.