La Madonna della Guardia di Poggio: meraviglia e incuria

La Madonna della Guardia di Poggio di Sanremo è oramai da diversi anni chiusa, in attesa di manutenzione e restauro che, forse, parrebbe essere in fase di avvio. Non solo le belle navate interne e gli arredi versano in stato di abbandono, ma anche tutto il magnifico piazzale antistante e retrostante, ove l’asfalto, divelto in più punti dalle radici degli alberi, presenta grosse buche, assai pericolose e una fiorente vegetazione anch’essa versa in stato di incuria da tempo.

Abbiamo avuto notizia che verranno tagliati gli alberi che si trovano presso la Madonna della Guardia e sarebbe veramente grave se avvenisse la soppressione di alberi che si trovano sul colle di Capo verde, un luogo di grande bellezza paesaggistica: dall’ attuale giardino, infatti, si possono vedere la costa ligure a est,  quella francese a ovest e, in lontananza, i promontori di Cap Ferrat e Cap d’Antibes; si ammira il vasto mare e la catena delle colline che circondano Sanremo. Sono evidenti i danni che potrebbero essere risolti con la facile soluzione di tagliare gli alberi, invece di procedere ad una cura degli stessi e a creare aree a pietrisco intorno alle radici, in modo da mantenere la bellezza naturale, mettendo allo stesso tempo in sicurezza il passaggio. Del resto, è comodo un parcheggio a ridosso del Santuario, ma – essendo luogo di preghiera e di pace – si può anche evitare di ammassare le macchine proprio a ridosso dell’edificio, liberando così gli alberi dall’asfalto e creando una bella area verde con aiuole.

La presenza delle piante rende il luogo incantevole, avvolto nel silenzio e in un senso di pace; a pochi metri dal giardino, si trova il santuario  della Madonna della Guardia che risale al Seicento ed è stato costruito per un evento miracoloso: il contadino Giovanni Peri narrò che, mentre lavorava in campana, gli apparve la Madonna che chiese di costruire un santuario in suo onore; la costruzione della Chiesa terminò nell’ottobre del 1671; gli abitanti del luogo la invocavano, soprattutto durante le tempeste e gli assalti dei pirati saraceni.

Il luogo fa parte della nostra storia, delle radici che non possono essere tagliate.

Cesira Ansaldo

CAI Sanremo – TAM Liguria